martedì 31 dicembre 2013

I MIEI PIU' FERVIDI AUGURI... LA MIA POESIA DI NATALE.

LA LUCE DI BETLEMME
O divina Luce di Betlemme, che brilli sulle sciagure umane, tracciando il cammino di ogni uomo buono, donando pace e gioia.
La notte santa avanza; si ode il belare dell’agnello, il lontano latrare dei cani.
Il bue e l’asino, invece accostati al Bimbo Divino, ravvisano e amano il Creator!
Luci celesti e sagome angeliche, illuminano il terreno sfiorito, l’alberata e la siepe, dove, armento e gregge con boari e pastori, dormono stanchi, protetti da pastrani e pistagne.
Gli angeli annunziano: “È nato il Ré, Signore del tempo infinito, germoglio dell’umana salvezza di primordiale memoria”.
Dalla grotta il bimbo vagì, avvolto dalla Vergine in pochi lini, adagiato sullo strame della greppia. Dal diversorio allo stabbio, il giusto Giuseppe ha vegliato il divino travaglio, con la ferula, pugnando le orde erodiane dell’avverso tiranno.
Vennero i poveri e l’altra gente con i Magi ai suoi piedi; scrigni aurei e profumati di doni regali, all’Arcano pargoletto sono donati.
Dopo il gaudio, il dolore, gli innocenti sono trafitti dai fendenti sgualembri e roversi, dell’antico nemico ma il Figlio dell’uomo è salvo nella terra dei faraoni, dove Osiride abdica a Gesù, giudice equanime la psicostasia dell’anima di ogni uomo.
Vieni, Signore Gesù, Tu sei nato, rimani con noi il mondo ha  bisogno di Te!  Amen


Prof. Perrone Pasquale (Docente di Religione)

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